domenica 24 giugno 2007

Pianeta Fumetto


Mentre nel web continuano le polemiche “di quartierino”(il punto d’incontro è adesso il blog di Roberto Recchioni, uno dei quattro autori a cui Marco Schiavone della BD ha chiesto “fedeltà”…ma dico, ci rendiamo conto?), oggi vorrei andare controcorrente e parlarvi dello stato di salute del fumetto italiano. E lo farò parlando della Planeta DeAgostini.

In quasi un anno, la Planeta DeAgostini è diventata un punto di riferimento per i lettori di comics italiani e, se le voci di corridoio che la danno partner della Shueisha dal prossimo inverno dovessero trovare conferma, lo diventerà anche per i lettori di manga. Dopo alcuni passi falsi iniziali, come le traduzioni maccheroniche dei primi numeri de Le avventure di Superman e qualche errore grossolano in fase di revisione, come “Il CavalierO oscuro” in Absolute Dark Knight, ora gli albi della Planeta sono ottimi sia nella confezione che nelle traduzioni.
L’unica cosa ancora avvolta dal mistero è la politica dei prezzi in casa Planeta: spillati “economici” molto cari rispetto alla concorrente Panini, volumi brossurati o cartonati a prezzi stracciati.

Perché dico che la Planeta deAgostini è una testimonianza dello stato di salute del fumetto italiano? Perché ci fa capire che questo è un mercato dove gli investimenti vengono, nella maggior parte dei casi, ripagati. Sicuramente il lettore italiano vuole un prodotto di alta qualità ma, se la casa editricenon disattende le richieste, poi non manca all’appuntamento.
Se non fosse così, non avremmo assistito in questi mesi al ritorno della DC Comics in Italia, e negli ultimi mesi addirittura in edicola, con vendite vicine a quelle dei “colleghi” della Marvel Italia e addirittura superiori per i volumi da libreria a quelle di alcuni 100% Marvel.

La politica editoriale della Planeta, dimostratasi sin’ora vincente, non è quella di arrivare al pareggio con tre-quattro testate, ma consolidare la propria presenza sul mercato con un gran numero di albi tra edicola e libreria. Ecco cosa significa uscire dalla “mentalità di provincia”, difetto che affligge fin troppe case editrici nostrane. Questo è anche il motivo per cui manda in libreria proposte impensabili sul mercato nostrano come gli Absolute. L’ultimo uscito, appena tre giorni fa, contiene la ristampa di Crisis e un compendio. E’ identico a quello uscito in America, ma costa la metà: un cofanetto con due volumi cartonati a soli € 50 contro i $ 99 dell’edizione U.S.A.

Mi viene da pensare: quanto tempo è che aspettiamo delle ristampe decenti di materiale Marvel?

Sopra, un'immagine tratta da Crisi delle terre infinite - Copyright degli aventi diritto

1 commento:

klaudiofor ha detto...

Bella sicuramente la scelta dello spillato monografico. Poi di supereroi DC va benissimo che ci sia una gran scelta. Quello che non mi convince veramente è in parte la scelta del materiale, con una quantità veramente eccessiva di supereroi.
Inoltre (per quanto mi chieda ancora come si fa, ma come si fa…?) perchè 100 bulles dal tp 7? Ma stiamo scherzando?
E poi l’antologico sinceramente a me è un formato che non dispiace sempre, sarà l’aver apprezzato moltissimo all’epoca gli antologici Comic Art che hanno portato la Vertigo in Italia, non dimentichiamolo. Certo li ho apprezzati ancora di + quando pubblicarono gli spillati così potevo scegliere se non leggermi sandman o qualcos’altro. Ma certo la Comic Art ha pubblicato anche merde assolute come Rom della Marvel, ma vabbè è un peccato veniale rispetto al quadro generale.
Inoltre il fatto che la Magic non pubblichi più il materiale Vertigo, mi ha un po’ inquietato: è sempre stato un editore serio nella scelta e nella continuità.
Quello che mi chiedo è cosa succederà al materiale ABC ancora da pubblicare, ad esempio? Magic avrà il coraggio e la possibilità di metterlo sul mercato dopo una “divina invasione” come quella che stiamo vivendo? (per favore datemi Tom Strong se proprio mi dovete dare uno “potenziato”!!!)
klaudiofor.blogspot.com